In questo momento difficile le aziende hanno diversi strumenti per poter recuperare retroattivamente gli investimenti già fatti. Questi sono:
Incentivare le imprese (PMI e GI) a realizzare nuovi investimenti in beni strumentali e in beni immateriali ad alto contenuto tecnologico, funzionali alla trasformazione tecnologica e/o digitale delle imprese in chiave Industria 4.0. L’agevolazione spetta a per beni strumentali nuovi in logica di Industria 4.0. Questi possono essere:
Le aliquote variano in base agli importi degli investimenti:
Credito di imposta dal 15% al 40%, in base al tetto di spesa e alla tipologia di bene, per sostenere PMI e GI) in azioni ed investimenti che consentono la trasformazione digitale e l’innovazione. Le spese ammissibili sono investimenti in beni strumentali destinate a strutte produttive, come: investimenti in beni materiali 4.0 e investimenti immateriali (software) connessi a investimenti in beni materiali.
Riservato alle imprese (PMI e GI) che effettuano investimenti per attività di ricerca e sviluppo. L’obiettivo è di Incentivare gli investimenti in attività di R&S svolti nel periodo 2020-2022, nonché incentivare l’occupazione di personale con un profilo professionale altamente qualificato. Il CDI va dal 12% al 6% a seconda della tipologia di attività di R&S svolta
La misura prevede lo stanziamento di € 10 milioni alle famiglie, lavoratori e imprese recuperati dalla revoca di contributi (dal 31 dicembre 2009) di importo inferiore a € 100.000 concessi da più di dieci anni e non utilizzati.