L’Amministrazione regionale è autorizzata a concedere contributi, anche in forma di credito d’imposta, finalizzati all’aumento di quelle che saranno le intensità contributive previste a livello statale. Le risorse allocate a tale scopo ammontano a € 7.5 milioni per l’anno 2020.
Contributo a fondo perduto dal 10 al 35% per la realizzazione di progetti di industrializzazione. Possono accedervi le MPMI e GI che abbiano in corso o concluso progetti di ricerca, sviluppo sperimentale e innovazione finanziati nell’ambito di specifiche misure incentivanti regionali e che svolgono attività coerente con il progetto concernente le aree di specializzazione (agroalimentare, tecnologie marittime, filiere produttive strategiche e smart health). I progetti di industrializzazione dei risultati della ricerca, dello sviluppo sperimentale e dell’innovazione, mirano ad accompagnare i risultati dei progetti al mercato e alla commercializzazione dei nuovi prodotti, al fine di capitalizzare la produzione di conoscenza, coerenti con le attività del progetto.
Spese ammissibili: impianti specific, macchinari e attrezzature hardware e software, brevetti concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, know-how o altre forme di proprietà intellettuale, diritti di licenza di sfruttamento o di conoscenze tecniche anche non brevettate strettamente attinenti al programma di industrializzazione, opere edili e di impiantistica generale, progettazione e direzione lavori, spese collaudo e altre spese tecniche.
Le disposizioni trovano applicazione per un periodo di 24 mesi dall’entrata in vigore della legge.
Per saperne di più clicca qui: Decreto Cura Italia
Dal 23 marzo 2020, i soggetti pubblici o privati (università, enti e centri di ricerca pubblici e privati, associazioni, consorzi, fondazioni e istituti ecc.), potranno presentare proposte per fornire un contributo attraverso la produzione, il reperimento, l’innovazione o la riconversione industriale delle proprie tecnologie volte ad accrescere la disponibilità di:
Al fine di sostenere la continuità, in sicurezza, dei processi produttivi
delle imprese operanti sul territorio nazionale Invitalia mette a disposizione delle PMI e GI un contributo in conto capitale nella forma di rimborso di spese già sostenute per l’acquisto di dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale (DPI) finalizzati al contenimento e al contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19. Il contributo non è cumulabile con ulteriori forme di rimborso o remunerazione erogate in qualunque forma e a qualsiasi titolo.
Le spese ammissibili sono spese sostenute dalle imprese per l’acquisto di DPI le cui caratteristiche tecniche rispettano tutti i requisiti di sicurezza di cui alla vigente normativa. Sono ammissibili le seguenti tipologie di DPI:
L’ammontare del contributo ammonta al 100% delle spese sostenute
con un min. di € 500 e un max. di € 500 per addetto/max € 150.000 per azienda.
La regione Lombardia per facilitare l’adozione delle misure adeguate per la ripresa in sicurezza delle attività lavorative mette a disposizione un contributo in conto capitale fino al 60% delle spese ammissibili per piccole imprese e fino a 70% delle spese ammissibili per micro imprese (contributo max. € 25.000).
I beneficiari sono MPMI con sede in Lombardia che:
Le spese ammissibili sono:
Apertura 28 maggio 2020 (valutazione a sportello).
La regione Lombardia al fine di sostenere le imprese, del settore manifatturiero (Ateco “C”) e artigiane con sede in Lombardia, nella produzione di dispositivi medici e dispositivi di protezione individuale (DPI) e agevolare la riconversione delle unità produttive oppure per ampliare le capacità di produzione mette a disposizione un contributo in conto capitale fino al 75% delle spese ammissibili.
Il contributo massimo è di € 200.000 (maggiorabile fino a € 500.000 in base al raggiungimento di requisiti specifici per l’avvio della produzione e il completamento dell’investimento).
L’investimento minimo è di € 40.000
Il bando è in ATTESA DI PUBBLICAZIONE.
La regione FVG mette a disposizione un contributo in conto capitale pari al 100% della spesa ammissibile (non in de minimis) per sostenere il tessuto imprenditoriale regionale nell’acquisizione di modelli organizzativi e hardware per l’adozione della modalità di lavoro smart working. I beneficiari del contributo possono essere micro e piccole imprese, lavoratori autonomi e cooperative o loro consorzi.
Le attività finanziate sono:
AZIONE A: Servizio di consulenza e formazione finalizzato alla definizione, adozione e sperimentazione di un Piano straordinario di smart working (in coerenza con le esigenze di distanziamento sociale per evitare il contagio del Covid-19)
AZIONE B: Acquisto di “strumenti tecnologici” funzionali all’attuazione del piano di smart working.
Ai fini dell’ammissibilità a finanziamento, l’Azione A è obbligatoria e l’Azione B è facoltativa.
il contributo in conto capitale è pari al 100% della spesa ammissibile
Spesa massima ammissibile per categoria:
Spesa massima ammissibile totale: € 11.737,60
E’ possibile presentare domanda dal 21 maggio 2020 e fino alle ore 12:00 del 19 giugno 2020 (procedura a sportello con esame di merito)
Al fine di favorire l’adozione di misure dirette a contenere e contrastare la diffusione del virus COVID-19 si concede un credito d’imposta per attività di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro e l’acquisto di materiali atti alla sanificazione e dispositivi di protezione.
Le spese ammissibili sono:
l’ammontare dell’agevolazione prevede un credito d’imposta nella misura del 60% delle spese effettuate nel 2020. Con un contributo max.di € 60.000 per ciascun beneficiario.
I beneficiari del credito sono:
Per le specifiche tecniche siamo in attesa di provvedimento attuativo.
Dal 1 settembre al 30 settembre 2020, tramite procedura a sportello, è possibile presentare domanda per il credito d’imposta pari al 50% per investimenti in campagne pubblicitarie, acquisto di spazi pubblicitari e inserzioni commerciali.
Le spese ammissibili sono:
Il credito d’imposta è riconosciuto soltanto per gli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti radiofoniche e televisive locali e nazionali, analogiche o digitali, iscritte presso il Registro degli operatori di comunicazione e non partecipate dallo Stato e su giornali quotidiani e periodici, nazionali e locali, in edizione cartacea o digitale, iscritti presso il competente Tribunale, ovvero presso il Registro degli operatori di comunicazione, e dotati in ogni caso della figura del direttore responsabile.
Al fine di contenere gli effetti negativi derivanti dalle misure di prevenzione e contenimento connesse all’emergenza COVID-19 si concede un credito d’imposta pari al 60% per spese relative a canoni di affitto, leasing o concessione di immobili ad uso non abitativo, relativamente ai mesi di marzo, aprile e maggio. Per le strutture turistico-ricettive con attività solo stagionale, il credito d’imposta è relativo alle spese effettuate nei mesi di aprile, maggio e giugno.
I beneficiari sono
Ai soggetti locatari esercenti attività economica, il credito d’imposta spetta a condizione che abbiano subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi nel mese di riferimento di almeno il 50% rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente.
Al fine di sostenere i beneficiari nell’adeguamento degli ambienti di lavoro con interventi necessari per far rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusione del virus COVID-19 si concede un credito d’imposta nella misura del 60% (max. 80.000€ per ciascun beneficiario) delle spese sostenute nel 2020.
I beneficiari della misura sono tutti i soggetti esercenti attività d’impresa, arte e professione in luoghi aperti al pubblico e associazioni, fondazioni e altri enti privati, compresi enti del Terzo Settore.
Le spese ammissibili sono per interventi, anche edilizi, per:
Al fine di supportare le strutture ricettive turistiche, commerciali e artigianali si concede un contributo in conto capitale da € 500 a € 4000, da richiedere tramite procedura informatica.
Si prevede un contributo pari a:
Scadenza: dal 10 giugno ore 8.00 al 26 giugno 2020 ore 20.00
Al fine di favorire l’attuazione delle misure per il contenimento ed il contrasto della diffusione del virus COVID – 19 negli ambienti di lavoro si concede un contributo in conto capitale per interventi dediti alla riduzione del rischio di contagio, introdotti dalle aziende richiedenti in data successiva al 17 marzo 2020.
Alla misura possono presentare domanda le Imprese, anche individuali (iscritte al Registro delle imprese o all’Albo delle imprese artigiane), imprese agricole (iscritte nella sezione speciale del registro delle imprese), imprese agrituristiche ed imprese sociali.
Le spese ammissibili sono:
L’ammontare del contributo:
Scadenza: In attesa di misure attuative
Per favorire e sostenere soggetti esercenti attività d’impresa e di lavoro autonomo e di reddito agrario, titolari di partita IVA colpiti dall’emergenza epidemiologica COVID-19 che hanno subito una riduzione del fatturato nel mese di Aprile 2020 rispetto al mese di Aprile 2019.
L’ammontare del contributo varia in base alla percentuale (%) sulla differenza tra ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e aprile 2019.
% SULLA DIFFERENZA DI FATTURATO TRA APRILE 2019 E APRILE 2020 | FATTURATO (ricavi o compensi) PERIODO DI IMPOSTA |
20% | non superiori a € 400.000 |
15% | superiori a € 400.000 e fino a € 1.000.000 |
10% | superiori a € 1.000.000 e fino a € 5.000.000 |
Contributo min. € 1.000 per liberi professionisti
Contributo min. € 2.000 per imprese
Condizioni particolari:
Le modalità di effettuazione dell’istanza, il suo contenuto informativo, i termini di presentazione della stessa e ogni altro elemento verranno definite con provvedimento successivo.
Scadenza: Dal 15 giugno al 13 agosto 2020.
Nel caso in cui il soggetto richiedente sia un erede che continua l’attività per conto del soggetto deceduto, le istanze possono essere trasmesse dal 25 giugno al 24 agosto.